Il Governo Spagnolo approverà martedì prossimo la fine dell’uso obbligatorio delle mascherine all’esterno, come riportato questa mattina da Cadena SER e confermato da elDiario.es.
La decisione sarà approvata in Consiglio dei ministri martedì prossimo, visto il miglioramento dei dati epidemiologici.
La mascherina all’estero era tornata obbligatoria a fine dicembre, dopo l’ultima Conferenza dei Presidenti e nel bel mezzo di un aumento incontrollato della sesta ondata di pandemia, spinta dalla variante omicron. Dopo diversi giorni di nuovo calo dei dati e pochi giorni dopo che il Congresso ha convalidato il provvedimento, il governo ha deciso di ritirarlo.
Verrá pubblicato sul BOE (Bollettino Ufficiale di Stato, come la Gazzetta Ufficiale italiana) mercoledì ed entrerà in vigore da giovedì, ha confermato il ministro della Salute, Carolina Darias.
Il ministro della Sanità ha giustificato la decisione del Governo in quanto “tutti gli indicatori epidemiologici” sono in calo da una settimana, “soprattutto quello che misura la diffusione del virus“. Diversi presidenti di regione hanno premuto nei giorni scorsi per allentare il provvedimento e il dibattito è stato messo sul tavolo nell’ultimo incontro con i ministri della Salute, nonostante non fosse all’ordine del giorno.
Da martedì fine delle mascherine all’esterno in tutta la Spagna
Per approvare l’eliminazione di questa restrizione, la Sanità convocherà lunedì un Consiglio Sanitario Interterritoriale straordinario e prenderà poi la decisione al Consiglio dei Ministri. “La convalida è una disposizione costituzionale”, ha difeso Darias.
Dopo sei mesi senza la necessità di questa profilassi all’esterno, il presidente del governo, Pedro Sánchez, ha annunciato il 22 dicembre, dopo un incontro con i presidenti regionali, che avrebbe imposto l’uso obbligatorio della maschera all’estero, d’accordo, ha detto , con “ciò che ha proposto la stragrande maggioranza dei governi regionali“. A quel tempo l’incidenza era cresciuta esponenzialmente per settimane.
È stato controverso fin dall’inizio perché è andato avanti a seguito di un generale rifiuto di tornare a misure di controllo più severe, come la capacità interna o la chiusura della vita notturna, e senza alcun supporto tecnico. La decisione non è passata attraverso la Commissione per la sanità pubblica e nemmeno quando sarà revocata.
Adesso, con tutti i dati sulla pandemia in calo da più di una settimana, Carolina Darias ha giustificato che il provvedimento è stato attuato “in via precauzionale” prima delle vacanze di Natale e che è stato imposto “per il tempo strettamente necessario”. Il ministro ha difeso di aver dato risultati nei momenti peggiori della pandemia, ma che visto il continuo calo di incidenza, è possibile eliminarlo nuovamente.